Entro fine mese si consegna il modello 730 al sostituto d'imposta, senza allegare documenti. Altrimenti entro il 31 maggio, a Caf o professionisti, ma con un po' di carta in più. Al nastro di partenza, lavoratori dipendenti e pensionati che possiedono solo determinati redditi e che, attraverso il datore di lavoro o l'ente pensionistico, approfittano subito della presentazione del modello 730 per "chiudere" i propri conti con il Fisco entro l'estate, direttamente in busta paga o nella rata di pensione, almeno per quanto concerne i redditi conseguiti l'anno scorso.
Modello 730, perché?
Perché non si devono eseguire calcoli, ad esempio. Basta solo inserire i dati richiesti: anagrafici e reddituali. Non si deve spedire nessun documento all'Agenzia delle Entrate: sarà il sostituto d'imposta, datore di lavoro o ente pensionistico, a curarne la trasmissione telematica all'Amministrazione finanziaria. Se non si fa in tempo per il 30 aprile, si può sempre ricorrere al Caf o a un intermediario abilitato entro il 31 maggio.
Infine, ma non ultimo, con il 730, il saldo delle imposte per l'anno passato avviene nello stipendio o pensione, a partire dal mese di luglio per i dipendenti e da agosto o settembre per i pensionati. E questo, soprattutto in caso di rimborso, è l'aspetto più "attraente".
Così nel giro di alcune settimane si chiude il capitolo, "doloroso" ma anche "doveroso", della dichiarazione dei redditi annuale.
Modello 730, per chi
Possono utilizzarlo:
Modello 730, per cosa
Per dichiarare:
Modello 730, come si compila
Come si compila? È presto detto. Se cartaceo, con la solita penna!... E il modello si può scaricare da internet, dal sito dell'Agenzia delle Entrate, o ritirare gratuitamente presso gli uffici comunali.
Ma, se il contribuente è "informatizzato", cioè se possiede un computer, l'Agenzia, sempre su internet, mette a disposizione il 730 editabile.
Per visualizzare, compilare e stampare il modello è sufficiente disporre di un programma già in uso per la lettura e la stampa di documenti in formato pdf.
La compilazione non è guidata, ovvero non c'è verifica o controllo delle informazioni che vengono inserite.
Terminata la scrittura, il modello può essere stampato, sottoscritto e presentato (al sostituto d'imposta, senza aggiungere altro, oppure a un Caf o a un professionista abilitato insieme alla necessaria documentazione). Non è possibile, normalmente, salvare il modello 730 sul computer, né trasmetterlo (vedi articolo "Per la compilazione del 730 bastano il pc e un lettore di pdf").
E sempre on line, le Entrate hanno messo a disposizione anche una procedura informatica, il software 730/2013, che consente non solo di compilare la dichiarazione dei redditi, ma anche di salvarne una copia e stamparla. Il programma, a differenza dell'"editabile", permette la compilazione guidata del modello.
Il prodotto utilizza una nuova tecnologia di distribuzione dei software basati su Java, che consente all'utente di usufruire delle applicazioni direttamente dal web. In tal modo, è possibile attivare il sistema in maniera semplice e con un solo clic, avere la certezza di utilizzare sempre la versione più aggiornata ed evitare complesse procedure di installazione o aggiornamento.
Il 730, una volta stampato e firmato, potrà essere consegnato, come l'altro, al soggetto che presta l'assistenza fiscale. È anche possibile optare per la compilazione congiunta (vedi articolo "730/2013, compilare in rete si può. Sul web, disponibile il software").
Modello 730, quando e a chi si presenta
Da soli o insieme con il coniuge, in forma congiunta, si deve consegnare:
Nel primo caso, al sostituto d'imposta va consegnato il modello già compilato.
Anche al Caf o al professionista si può consegnare il 730 preventivamente redatto senza pagare nulla; a loro, però, si può chiedere, dietro compenso, assistenza nella compilazione.
Modello 730, cosa c'è di nuovo
Le novità del modello discendono dalle modifiche normative intervenute nel 2012. Le più importanti sono dovute all'introduzione dell'Imu, che sostituisce l'imposta sul reddito delle persone fisiche e le relative addizionali regionale e comunale sui redditi fondiari relativi ai beni non locati (vedi articolo"Quando l'Irpef passa la mano per l'entrata in scena dell'Imu").
Pertanto, pagando l'Imu, non sono più dovute né l'Irpef né le addizionali sia sul reddito dominicale dei terreni non affittati sia su quello dei fabbricati non locati (il reddito agrario continua a essere assoggettato alle imposte sui redditi; lo stesso accade per gli immobili esentati dal pagamento dell'Imu, per i quali si calcolano sia Irpef sia addizionali).
Un'altra innovazione è relativa all'aumento, dal 36% al 50%, della detrazione d'imposta per le spese di ristrutturazione edilizia sostenute dal 26 giugno 2012. A partire da quest'anno, la detrazione può essere frazionata solo in dieci rate annuali e non più anche in cinque o tre quote, da parte dei contribuenti che hanno compiuto, rispettivamente, 75 o 80 anni di età.
Dall'anno d'imposta 2012, poi, i contributi obbligatori dovuti al Servizio sanitario nazionale, pagati con l'assicurazione per la responsabilità civile dei veicoli, sono deducibili dal reddito solo per la parte che eccede i 40 euro e non più per l'intero importo.
È possibile dedurre, fino a 1.032,91 euro, le erogazioni liberali in denaro a favore di:
Infine, l'elenco dei destinatari dell'8 per mille è stato integrato con nuovi beneficiari:
Modello 730, ma non per tutti
Non possono utilizzare il 730, ma sono tenuti a compilare il modello Unico PF, i contribuenti che:
Non solo 730: ci sono anche da destinare l'8 e il 5 per mille
Da non dimenticare l'opportunità di destinare una parte delle imposte pagate per i redditi 2012. Le scelte da esprimere non sono alternative tra loro e possono, pertanto, essere indicate entrambe. Basta apporre la firma nel riquadro prescelto, sulla scheda denominata 730-1 (parte integrante del modello 730), e, per la destinazione del 5 per mille, si può indicare anche il codice fiscale di uno specifico beneficiario.
Quest'anno, l'8 per mille del gettito Irpef può essere destinato a:
Invece, una quota pari al 5 per mille della propria Irpef può essere destinata per: