La nuova generazione di programmi a gestione diretta della Commissione europea - che riguarderà il periodo 2014-2020 - è caratterizzata da una serie di novità su tutti i fronti. Le proposte di regolamento e di decisione sono attualmente al vaglio del Consiglio dell’Unione Europea, prima tappa della complessa discussione sulla programmazione 2014-2020, la cui approvazione non avverrà prima della fine del 2012.
Crescita sostenibile e inclusiva - I documenti illustrano gli obiettivi, le azioni che verranno finanziate, i budget disponibili e indicano quali saranno i destinatari dei finanziamenti. Il filo conduttore della nuova programmazione è la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Le risorse verranno ridistribuite – in base a questa logica- tra i numerosi settori prioritari delle politiche Ue, tra i quali compare la giustizia e la tutela dei diritti dei cittadini.
Per quanto riguarda il settore giustizia” la Commissione europea ha proposto per la nuova programmazione un unico programma denominato – appunto - “GIUSTIZIA” ( documento COM 2011-759 del 15 novembre 2011 ) che si pone in un'ottica di semplificazione e razionalizzazione, come successore di tre programmi attuali: Giustizia civile (JCIV); Giustizia penale (JPEN); Prevenzione e informazione in materia di droga (DPIP). Il budget proposto per il periodo 2014-2020 è pari a 472 milioni di euro. I destinatari di questi finanziamenti sono tutti i soggetti - pubblici o privati - che operano attivamente nel settore della giustizia.
Cooperazione giudiziaria - L’obiettivo generale della nuova proposta è contribuire alla creazione di un autentico spazio di giustizia attraverso la promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale. A tal fine, il programma GIUSTIZIA intende promuovere l’applicazione efficace, completa e coerente della normativa dell’Unione nei settori della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, permettere un accesso più rapido alla giustizia e prevenire e ridurre la domanda e l'offerta di droga. Ciò può essere ottenuto favorendo la formazione e la sensibilizzazione, potenziando le reti e facilitando la cooperazione transnazionale. Il programma finanzierà, fra l'altro, i seguenti tipi di azione: attività di analisi, come la raccolta di dati e statistiche; elaborazione di metodologie, studi, valutazioni e valutazioni d’impatto; elaborazione e pubblicazione di guide, relazioni e materiale didattico; monitoraggio e valutazione del recepimento e dell'applicazione del diritto dell’Unione e dell’attuazione delle sue politiche; convegni, seminari, riunioni di esperti, conferenze; attività di formazione per i magistrati e gli operatori giudiziari, come scambi di personale, convegni, seminari, sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo; attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione, quali l’individuazione e scambio di buone prassi, approcci ed esperienze innovativi.
Diritti e cittadinanza - La nuova proposta di Programma “Diritti e Cittadinanza “ (COM 2011-758 del 15 novembre 2011) punta a contribuire alla creazione di uno spazio in cui i diritti delle persone, quali sanciti dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, siano promossi e protetti. Al fine di conseguire l’obiettivo generale citato, il programma prevede i seguenti obiettivi specifici: contribuire a rafforzare l'esercizio dei diritti derivanti dalla cittadinanza dell'Unione; promuovere l'attuazione efficace del divieto di discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale, compresi il principio di parità tra donne e uomini e i diritti delle persone con disabilità e degli anziani; contribuire a garantire un livello elevato di protezione dei dati personali; promuovere il rispetto dei diritti del minore; permettere a consumatori e imprese di commerciare e acquistare fiduciosamente nel mercato interno, rafforzando i diritti derivanti dalla normativa dell'Unione sui consumatori e favorendo l'esercizio della libertà di impresa nel mercato interno attraverso transazioni transfrontaliere. Il programma "Diritti e cittadinanza" si pone, in un'ottica di semplificazione e razionalizzazione, come successore di tre programmi esistenti: Diritti fondamentali e cittadinanza, Daphne III, e le sezioni "diversità e lotta contro la discriminazione" e "parità fra uomini e donne" del programma per l'occupazione e la solidarietà sociale (PROGRESS).
Azioni finanziate - Il programma finanzia, fra l'altro, i seguenti tipi di azione: attività di analisi, come la raccolta di dati e statistiche; elaborazione di metodologie ;attività di formazione, quali scambi di personale, convegni, seminari, eventi di formazione per formatori, sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo; attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione, quali: individuazione e scambio di buone prassi,
I destinatari dei finanziamenti sono i soggetti che operano nel settore della tutela dei diritti derivanti dalla cittadinanza dell’Unione. Il budget disponibile è pari a 439 milioni di euro.
La nuova generazione di programmi a gestione diretta della Commissione europea - che riguarderà il periodo 2014-2020 - è caratterizzata da una serie di novità su tutti i fronti. Le proposte di regolamento e di decisione sono attualmente al vaglio del Consiglio dell’Unione europea, prima tappa della complessa discussione sulla programmazione 2014-2020, la cui approvazione non avverrà prima della fine del 2012.
Crescita sostenibile e inclusiva - I documenti illustrano gli obiettivi, le azioni che verranno finanziate, i budget disponibili e indicano quali saranno i destinatari dei finanziamenti. Il filo conduttore della nuova programmazione è la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Le risorse verranno ridistribuite – in base a questa logica- tra i numerosi settori prioritari delle politiche Ue, tra i quali compare la giustizia e la tutela dei diritti dei cittadini.
Per quanto riguarda il settore giustizia” la Commissione europea ha proposto per la nuova programmazione un unico programma denominato – appunto - “GIUSTIZIA” ( documento COM 2011-759 del 15 novembre 2011 ) che si pone in un'ottica di semplificazione e razionalizzazione, come successore di tre programmi attuali: Giustizia civile (JCIV); Giustizia penale (JPEN); Prevenzione e informazione in materia di droga (DPIP). Il budget proposto per il periodo 2014-2020 è pari a 472 milioni di euro. I destinatari di questi finanziamenti sono tutti i soggetti - pubblici o privati - che operano attivamente nel settore della giustizia.
Cooperazione giudiziaria - L’obiettivo generale della nuova proposta è contribuire alla creazione di un autentico spazio di giustizia attraverso la promozione della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale. A tal fine, il programma GIUSTIZIA intende promuovere l’applicazione efficace, completa e coerente della normativa dell’Unione nei settori della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale, permettere un accesso più rapido alla giustizia e prevenire e ridurre la domanda e l'offerta di droga. Ciò può essere ottenuto favorendo la formazione e la sensibilizzazione, potenziando le reti e facilitando la cooperazione transnazionale. Il programma finanzierà, fra l'altro, i seguenti tipi di azione: attività di analisi, come la raccolta di dati e statistiche; elaborazione di metodologie, studi, valutazioni e valutazioni d’impatto; elaborazione e pubblicazione di guide, relazioni e materiale didattico; monitoraggio e valutazione del recepimento e dell'applicazione del diritto dell’Unione e dell’attuazione delle sue politiche; convegni, seminari, riunioni di esperti, conferenze; attività di formazione per i magistrati e gli operatori giudiziari, come scambi di personale, convegni, seminari, sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo; attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione, quali l’individuazione e scambio di buone prassi, approcci ed esperienze innovativi.
Diritti e cittadinanza - La nuova proposta di Programma “Diritti e Cittadinanza “ (COM 2011-758 del 15 novembre 2011) punta a contribuire alla creazione di uno spazio in cui i diritti delle persone, quali sanciti dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, siano promossi e protetti. Al fine di conseguire l’obiettivo generale citato, il programma prevede i seguenti obiettivi specifici: contribuire a rafforzare l'esercizio dei diritti derivanti dalla cittadinanza dell'Unione; promuovere l'attuazione efficace del divieto di discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale, compresi il principio di parità tra donne e uomini e i diritti delle persone con disabilità e degli anziani; contribuire a garantire un livello elevato di protezione dei dati personali; promuovere il rispetto dei diritti del minore; permettere a consumatori e imprese di commerciare e acquistare fiduciosamente nel mercato interno, rafforzando i diritti derivanti dalla normativa dell'Unione sui consumatori e favorendo l'esercizio della libertà di impresa nel mercato interno attraverso transazioni transfrontaliere. Il programma "Diritti e cittadinanza" si pone, in un'ottica di semplificazione e razionalizzazione, come successore di tre programmi esistenti: Diritti fondamentali e cittadinanza, Daphne III, e le sezioni "diversità e lotta contro la discriminazione" e "parità fra uomini e donne" del programma per l'occupazione e la solidarietà sociale (PROGRESS).
Azioni finanziate - Il programma finanzia, fra l'altro, i seguenti tipi di azione: attività di analisi, come la raccolta di dati e statistiche; elaborazione di metodologie; attività di formazione, quali scambi di personale, convegni, seminari, eventi di formazione per formatori, sviluppo di moduli di formazione online o di altro tipo; attività di apprendimento reciproco, cooperazione, sensibilizzazione e divulgazione, quali: individuazione e scambio di buone prassi,
I destinatari dei finanziamenti sono i soggetti che operano nel settore della tutela dei diritti derivanti dalla cittadinanza dell’Unione.
Il budget disponibile è pari a 439 milioni di euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore