«Sono in arrivo quattro milioni per le piccole e medie imprese sarde che guardano ai mercati esteri». Lo ha annunciato Delfina Spiga, direttore ai Servizi Affari generali e promozione dello sviluppo industriale dell'assessorato regionale all'Industria, guidato da Alessandra Zedda. L'occasione è arrivata dal convegno “Gli strumenti finanziari del sistema pubblico per l'internazionalizzazione delle imprese”, svoltosi ieri alla Camera di Commercio di Cagliari (promosso da Confapi Sardegna e Confindustria Sardegna Meridionale nell'ambito del progetto “Strumenti finanziari per l'internazionalizzazione” in collaborazione con Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio e Confesercenti).
I bandi
Entro questo mese (marzo 2012, ndr) uscirà un primo bando che prevede voucher da 2 ai 10 mila euro (fino a un massimo di 10 mila euro a impresa). I comparti interessati sono tra gli altri l'agroalimentare, l'edilizia abitativa, l'energia e il manifatturiero. La Regione finanzierà fino al 75% delle spese. L'obiettivo è agevolare le imprese nell'aspetto promozionale e di aggregazione, strumento indispensabile per superare gli ostacoli strutturali delle aziende sarde.
«A maggio è prevista una missione in Brasile a cui hanno fatto richiesta di partecipazione 35 imprese sarde», ha sottolineato Spiga. Un'imperdibile occasione per le aziende dell'Isola per creare una rete con questo Paese che mostra da tempo uno spiccato interesse per il made in Sardinia. Entro aprile saranno pubblicati altri due bandi che offriranno agli imprenditori contributi a fondo perduto fino al 50% delle spese. Oltre agli incentivi, è di prossima apertura lo sportello sprint Sardegna, già operativo in altre regioni. Nello specifico, si tratta di uno strumento ad hoc per promuovere lo sviluppo degli scambi e l'internazionalizzazione del sistema imprenditoriale regionale, agevolare l'accesso ai servizi assicurativi e finanziari (in grado di fornire il supporto necessario per lo sviluppo di progetti di promozione dell'export).
Le esigenze
Tra le difficoltà emerse la mancanza di finanziamenti e di informazione. «Vogliamo capire le esigenze delle imprese attraverso il sistema camerale in modo da fare bandi mirati. Ma non esistono solo gli incentivi regionali». Chiaro il riferimento agli strumenti di finanziamento pubblico annuale di cui si è fatta portavoce, Anna Maria Forte, vice direttore generale politiche di internazionalizzazione e promozione scambi del ministero dello Sviluppo Economico. «Ci troviamo in un sistema economico in recessione, l'ancora di salvezza è l'export». Dati alla mano, le esportazioni, a dispetto della crisi, sono aumentate del 9.5% verso i paesi dell'Unione europea e del 14.9% fuori dall'Unione (in particolare in India, Cina e Russia). «Il made in Italy è molto apprezzato all'estero non solo nella moda ma anche nell'arredo della casa, nell'automazione e nell'agroalimentare». Per ambire al mercato estero bisogna vantare conoscenza del mercato, qualità del prodotto e investire nella promozione.
I bandi e i moduli per accedere ai contributi ministeriali sono disponibili sul sito www.sviluppoeconomico.gov.it nella sezione internazionalizzazione.
(Fonte: L'Unione Sarda, articolo di Alessia Corbu)